Sta per arrivare nei teatri italiani "Un cuore di vetro in inverno", l'ultimo intenso lavoro artistico dell'attore-regista perugino.
Più che un cavaliere senza macchia e senza paura, il personaggio di Filippo Timi, in Un cuore di vetro in inverno, pare un uomo la cui interiorità si avvicina a quella di chiunque altro; avviluppata nell’intrico di paure che possono paralizzarci.
Lo spettacolo, firmato e interpretato da Timi, e prodotto da Teatro Franco Parenti/Fondazione Teatro della Toscana, debutterà in anteprima nazionale il 21 ottobre al Teatro Manzoni di Monza, mentre il 30 farà tappa al Teatro Franco Parenti di Milano.
Un’apertura intimista
La vicenda narrata si concentra sulle perizie e vicissitudini di un cavaliere che, nel ‘600, si sente obbligato a lasciare il suo amore, per intraprendere un viaggio. Non una traversata comune, tuttavia, bensì quasi un addentrarsi nel ventre dei propri demoni; di tutto ciò da cui egli vorrebbe affrancarsi. Per farlo, deve prima immergersi, come in una faticosa catabasi. Non sarà solo. A fargli da compagnia (benevola o proditoria?), saranno con lui uno scudiero e un menestrello, una prostituta e l’angelo custode, che insieme formeranno la sua piccola, curiosa, corte.
La firma di Timi
Un elemento che l’artista considera assai significativo è l’aver avuto l’occasione non soltanto di scrivere il testo, ma anche di poter scegliere i compagni di questo intimistico itinerario. Ritroviamo pertanto sul palco accanto a lui due attrici storiche della sua compagnia: Marina Rocco ed Elena Lietti. La libertà di poter decidere e scegliere, scene, amici e battute, ha un valore profondo, che si ripercuote sulla maniera d’intendere e vivere la professione artistica e, in particolar modo, teatrale: "C’è un aspetto demiurgico importante quando il teatro è fatto bene”.
Non resta che scoprire come un tale cavaliere supererà, se ne sarà in grado, le sue paure più grandi.
Per INFO, CALENDARIO DATE e BIGLIETTI: Scheda dello spettacolo "Un cuore di vetro in inverno"